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Pop Story - Crowdfunding

Cos’è il Crowdfunding?

Il crowdfunding è una modalità di finanziamento dal basso, sempre più utilizzato da start-up e nuovi progetti. La modalità è semplice: presentare il progetto e chiedere a persone e aziende di diventare sostenitori, attraverso una qualche modalità di finanziamento come donazioni, prestiti o pre-ordini.

I dati mostrano che nel 2018 l’intero mercato del crowdfunding in Italia ha letteralmente raddoppiato i suoi volumi rispetto all’intero periodo precedente. Questo significa che il mercato è ricco di nuove idee e nuovi progetti che aspettano solo di essere realizzati, ma anche che la strada del crowdfunding prende piede anche in Italia, grazie a una maggiore conoscenza e allo sviluppo dei canali digitali, primi tra tutti i social, che favoriscono uno storytelling interessante sui progetti, rendendo protagoniste le persone che scelgono di sostenerli.

Negli ultimi mesi ho approfondito lo studio del crowdfunding per interesse personale, in quanto ho deciso di affidare un mio manoscritto a bookabook, la prima casa editrice italiana che lavora in crowdfunding.

Ammetto di essere stata scettica, almeno all’inizio.
Poi ho deciso di approfondire e di capire meglio l’andamento di questo mercato. Ho scoperto, quindi, che ci sono sistemi molto diversi per fare crowdfunding e ho provato a individuare gli aspetti che, secondo me, rendono una casa editrice degna di fiducia.

Primo criterio: la qualità del prodotto finito

Sono stata alla Fiera dell’Editoria Indipendente di Milano e mi sono soffermata molto allo stand di bookabook. Ho prestato attenzione ai titoli, ai temi trattati, al colpo d’occhio di tutte le copertine in esposizione, al numero dei titoli in catalogo. Poi ho cominciato a sfogliare alcuni libri, per rendermi conto della loro qualità.

Quello che ho capito è che bookabook non lavora sulla quantità, ma sulla qualità. Pur nella diversità dei titoli e degli argomenti, esiste un progetto grafico coerente che rende chiara l’appartenenza di ogni titolo alla casa editrice. Progetto grafico che viene poi perfettamente applicato ad ogni libro, che acquista così un’identità propria e distintiva.

Secondo criterio: la piattaforma di crowdfunding

Arrivata a casa, ho cominciato a scandagliare la rete alla ricerca di informazioni su bookabook. Ovviamente, ho navigato con attenzione il sito e i social della casa editrice. Ho seguito alcune campagne di crowdfunding e ho osservato come venivano promosse, sia dagli autori che dalla stessa case editrice, che si esponeva direttamente per sostenerle.

Non vi racconto tutto nel dettaglio, ma vi assicuro che ho testato tutto ciò che poteva essere testato: ho sostenuto campagne, ho acquistato libri, ho partecipato ad eventi di presentazione, mi sono iscritta alla newsletter.
In tutto questo periodo, ho apprezzato la semplicità di navigazione del sito, la chiarezza delle informazione e la trasparenza di tutta la procedura. Ma soprattutto, ho apprezzato che bookabook fosse presente in prima linea nella campagna di crowdfunding di ogni libro.

Terzo elemento: la relazione con l’autore

Questo è l’aspetto più delicato, che ho potuto valutare solo quando ho deciso di sottoporre il mio manoscritto a bookabook. La risposta è arrivata entro i tempi inizialmente indicati (meno di un mese) e, subito dopo, ho avuto modo di iniziare la relazione con il team.

Che dire? Grande professionalità, chiarezza e semplicità nel definire i passaggi della campagna, nel definire come procedere, nel sostenere ogni idea o iniziativa, nel rispondere a ogni dubbio.

Le mie conclusioni sul crowdfunding editoriale

Si dice che in Italia esistano più aspiranti scrittori che reali lettori. Non so se sia vero, ma so che ci sono molte case editrici che approfittano dell’ambizione di questi aspiranti scrittori. In questo senso, anche il crowdfunding può essere utilizzato in modo poco rispettoso dell’autore e dei suoi lettori.

Quello che ho capito però è che, indipendentemente dal crowdfunding, bisogna scoprire se la casa editrice è seria e lavora bene. Se la risposta è positiva, allora il crowdfunding diventa un modo interessante e originale per far parlare del libro prima ancora che sia pubblicato e per evitare che finisca a fare polvere sullo scaffale di qualche libreria.

Il fatto che bookabook affianchi l’autore durante la campagna di crowdfunding significa che esiste un preciso interesse rispetto al buon esito della campagna stessa. Il che non è poco.

A me, personalmente, piace l’idea che chi sceglie di sostenere un libro in crowdfunding (effettuando un pre-ordine) diventi l’editore morale di quel libro. E che ne sia ambasciatore, innescando un passa parola che da sempre è alla base del successo editoriale di un titolo.

Detto questo, la mia campagna di crowdfunding è iniziata. Se siete curiosi, il libro si intitola “Il giorno in cui seguimmo le api“.


Dati estratti dall’analisi sul Crowdfunding in Italia condotta da Started
Photo by Alejandro Alvarez on Unsplash

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