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PopStory - Correzione di bozze

Correzione di bozze

Il mese di dicembre è stato vagamente impegnativo per me. Per non risparmiarmi nulla, è stato anche caratterizzato da una delle fasi più delicate della pubblicazione del mio primo romanzo: la correzione di bozze.

Questa volta non sono io a correggere

In genere, per il lavoro che faccio, sono io che correggo quello che scrivono gli altri. Oppure ricevo indicazioni dal cliente e procedo con modifiche a ciò che ho scritto. Questa è la prima volta che mi trovo dall’altra parte. Con la correzione di bozze, questa è la prima volta in cui qualcuno prende in mano un mio scritto e mi segnala “spiega meglio questo passaggio” oppure “approfondisci”.

Posso assicurare che quella della correzione di bozze è un’esperienza meravigliosa. Significa guardare il mio romanzo attraverso gli occhi di un’altra persona, che mi prende per mano e mi fa notare ciò che per me è ovvio, ma che non lo sarà per il lettore. Serve un grande bagno di umiltà, ma bisogna sempre ricordare che scrivere significa comunicare e se ciò che voglio raccontare è chiaro solo nella mia testa, allora c’è un grosso problema. Ecco perché la nota di chi ti invita ad andare più a fondo, ad essere più chiara, a far capire meglio cosa intendo, è qualcosa di estremamente prezioso. Sto ricevendo indicazioni e consigli per fare in modo che la storia che racconto arrivi al lettore con l’energia e la potenza che desidero, e di questo sono davvero molto grata.

Perché una casa editrice

Questa fase così importante della pubblicazione de “Il giorno in cui seguimmo le api” mi fa capire quanto sia stato fondamentale per me affidarmi ad una casa editrice e non pensare di poter fare tutto da sola. Anche quando viene scritto in solitudine, un libro è un lavoro di squadra ed è importante che sia così. Non bastano gli amici e i parenti a dirti che hai fatto un buon lavoro e a segnalarti qualche refuso. Serve l’impegno di chi fa questo di mestiere, serve uno sguardo esterno di chi non ha paura che tu possa offenderti o rimanerci male. Lo fa per il tuo romanzo, mica per te. Questa è la correzione di bozze, ed è la cosa più bella che potesse succedere.

Le sfide del 2020

Ed ecco che quest’anno si chiude con una nuova tappa raggiunta. Spero che quello che si è appena concluso sia l’ultimo giro di bozze, ma semplicemente perché ogni volta che rileggo il tutto, ci rimetterei le mani. Se vado avanti così, non sarà facile fermarmi!

Ora sono pronta per le prossime sfide e saranno tante. A febbraio 2020, se tutto procede come previsto, il libro sarà stampato, distribuito e consegnato a quanti lo hanno già ordinato durante la campagna di crowdfunding. Lì davvero si comincerà una nuova fase di questa meravigliosa avventura!


Photo by hannah grace on Unsplash

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